Meno male il tempo clemente, si dice lo Smarrimento. Per qualche giorno si è avventurato nella sua forsecittà natale, tra gli inevitabili cantieri e costruzioni abbandonate, che lo facevano sentire di nuovo a casa. Non c’era nessuno, però, a popolare come un tempo le quasivie e le forsepiazze. Si era intrufolato ovunque, aveva urlato nel silenzio che un tempo era annichilito da continui colpi di martelli, pneumatici in rotta di collisione, imprecazioni, trapani e risate di ubriachi. Le sue urla ora lo spaventano, sembrano violare una sacralità incompleta.
Si è trovato un bel nondeltuttoappartamentino, persino arredato in parte e ci si è sistemato. Ha trovato conserve di vario genere in un minimarket abbandonato ma con aspirazioni di manutenzione e, tutto sommato, lo Smarrimento non ha voglia di lamentarsi. Non è più tempo di stressarsi.

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